Il Sistema Braille
I caratteri dell’alfabeto Braille utilizzati presentano grandezza e proporzioni fisse che sono paragonabili ad un carattere corpo 28; l’inventore di questo codice alfa-numerico, Louis Braille, nel 1825 intuì che la percezione tattile è molto meno dettagliata di quella visiva, per cui stabilì la necessità di un rilievo ed una dimensione molto più grande rispetto ad un carattere a lettura visiva per persone normovedenti di questo principio tiene conto la conformazione ed il dimensionamento di tutti gli elementi a rilievo rappresentati in una mappa tattile, che deve essere progettata e realizzata tenendo conto delle caratteristiche proprie della percezione ed esplorazione tattile; a totale beneficio degli ipovedenti, dei daltonici e di tutte le categorie di persone che abbiano problemi della vista legati anche alla percezione cromatica, per garantirne loro la lettura, i caratteri in alfabeto normale ingranditi sono scritti in un colore che contrasta fortemente con il fondo ed a rilievo e per semplificarne ed agevolarne la lettura il tipo di carattere utilizzato deve essere privo di qualsiasi complicazione stilistica
Composizione
una mappa tattile è In genere composta da un’intestazione, una legenda e dalla rappresentazione dei luoghi l’intestazione è presente generalmente sulla prima riga in alto e indica il luogo rappresentato:questa è la prima importante indicazione relativa ai luoghi rappresentati ed a ciò che ci si può aspettare di trovare all’interno della mappa stessa la legenda, riconoscibile dalla sua intestazione, potrà trovarsi – a seconda delle disponibilità di spazio – nella parte destra oppure in quella inferiore della mappa e viene distinta dalla rappresentazione vera e propria mediante una linea divisoria ben distinguibile al tatto; è costituita da una serie di simboli disposti l’uno sotto l’altro, affiancati alla scritta che ne spiega il significato la legenda può essere anche disposta su più colonne affiancate; in questo caso l’intestazione è centrata, ad indicare che tutte e due le colonne vanno lette nelle mappe di percorso la legenda spiega il significato dei vari simboli tattili della rappresentazione e prosegue con dei numeri ai quali sono abbinati punti specifici del luogo, così che nella rappresentazione, al posto del nome di quel punto, si troverà solo il numero ad esso abbinato; troviamo, perciò, simboli seguiti da scritte, come “sei qui”, “percorso rettilineo”, “svolta ad L”, “scala”, oppure numeri seguiti da scritte, come “biglietteria”, “segreteria”, “ai treni”, ecc.; il punto denominato “sei qui“, indicato da un pallino ben distinguibile rispetto agli altri simboli, compare sempre come primo simbolo nella legenda ed indica anche la posizione esatta della mappa come posizionata nella realtà; se nella rappresentazione sono indicate altre mappe, queste vengono contrassegnate da un simbolo diverso, anch’esso riportato in legenda con la dicitura “altra mappa”.
Tipologie
A seconda di ciò che rappresentano, le mappe possono essere distinte in due tipologie:
- mappa di percorso, quando la rappresentazione grafica riporta il percorso tattile per non vedenti esistente nei luoghi raffigurati; in questo caso l’utilizzatore seguirà il percorso riportato sulla mappa per raggiungere i punti/servizi.
- mappe di luogo, quando i in mancanza dei percorsi tattili, la mappa rappresenterà i punti di riferimento naturali necessari per la deambulazione come pareti, strade, aree verdi etc.; questa volta l’utilizzatore seguirà, invece del percorso, i riferimenti e le guide naturali riportati in mappa anche su quest’ultimo tipo di mappe vengono riportate eventuali segnalazioni tattili, come indicazioni di altre mappe presenti, attraversamenti pedonali, indicazioni dei principali servizi, etc.